TOO DRUNK TO FUNK FOR CHRISTMAS


L'impegnativo tour de force dietro la console della settimana scorsa, culminato con l'umiliazione di essere stati respinti all'ingresso di una meravigliosa serata di Gianni Boy in quanto sprovvisti di coppia (esperienza che, inutile sottolinearlo, ci ha riempito di amarez...za), si è tradotto in pesanti ripercussioni sia a livello fisico che psicologico.
In compenso la nostra breve apparizione in qualità di dj ospiti al Maranhao ci ha regalato notevoli soddisfazioni.
Prima di tutto, nonostante la giovanissima età dei partecipanti all'evento, nessuno ci ha dato del lei. E questo per noi è già un grosso risultato.
Ma soprattutto ha aiutato sfatare alcuni luoghi comuni sui giovani, come per esempio il pregiudizio che li vorrebbe tutti maleducati e irrispettosi. Invece nessuno ha protestato per la nostra musica, né si è avvicinato a fare richieste del cazzo, tipo i Guns'n'Roses mentre stai suonando "Rebel without a pause" dei Public Enemy. Al contrario hanno sopportato stoicamente la nostra performance fino alla fine, simulando persino un composto gradimento e accennando qualche timido balletto. Certo, resta il dubbio che ci abbiano scambiato per due carabinieri infiltrati, maldestramente travestitii da dj, e abbiano preferito assecondarci.
Ancora più sorprendente è stato scoprire che i giovani non si vestono come noi quando pensiamo di essere vestiti da giovani (il che ci rende, nel nostro tragico e patetico tentativo fallito di emulazione, una loro versione trash), ma indossano capi normalissimi (tipo camicie a quadretti e maglioncini a v), limitandosi ad abusare del cappellino di lana (il c.d. beanie) anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno. Un po' come Fefo Fonnesu insomma.
Ma la rivelazione più destabilizzante di sabato scorso è stata quella di aver preso finalmente coscienza che i giovani sono molto (ma molto) più giovani di noi.
Quindi non ci resta che rituffarci nel paradiso del trentacinquenne medio (anche se molto spesso si tratta di quaranta discretamente portati) dell'Ampurias, il rassicurante locale dove non si vede un ventenne da secoli, per la consueta serata natalizia di Too Drunk To Funk, un appuntamento al quale siamo particolarmente legati poiché che ha avuto il merito di rilanciare una carriera asfittica.
Quest'anno, per rispettare il clima di austerità imposto dal governo Monti, non ci sarà la consueta sfarzosa lotteria di Natale (la crisi ha colpito duramente anche noi e non siamo riusciti a mettere insieme quindici euro da investire nell'acquisto di cd da masterizzare). Ma i nostri fedelissimi fan e le nostre groupie (rigorosamente platoniche) non rimarranno a bocca asciutta.
Infatti tutti i partecipanti alla serata riceveranno il link per scaricare l'introvabile disco d'esordio di F&H, risalente al Natale 2001, il rarissimo "The Frittopoli's Christmas Party", che ad oggi resta l'unico cd al mondo in odorama: ascoltando le tracce vi sembrerà ancora di avvertire quel nauseabondo tanfo di fritto stantio che trasudava dalle mura del simpatico locale di Via San Giovanni. In confronto una visita guidata allo stabilimento delle Crocchias vi sembrerà una passeggiata sulle Dolomiti. Tra l'altro contiene brani che continuiamo a suonare imperterriti da dieci anni, a partire dalla famigerata "Sunny" dei Montefiori Cocktail, che vi regaleranno una piacevole sensazione di familiarità.

Appuntamento venerdì a partire dalle 22,30 all'Ampurias

F&H

Nessun commento: