TOO DRUNK TO FUNK VOL.XI (CELEBRATING ONE YEAR OF FOXI & HERNY DJ SETS)




Rigenerati dall'unico giovedi di riposo gentilmente concessoci da Italo (molestie sessuali a parte, ormai ci tratta come due badanti ucraine senza permesso di soggiorno...per esempio questo giovedi, per puro capriccio personale, pretendeva che ci travestissimo da fiore, tipo Peter Gabriel prima maniera...) ritorniamo finalmente nella nostra seconda casa per festeggiare il primo compleanno di Too Drunk To Funk, il coraggioso dj set del giovedì nato esattamente un anno fa, mentre fuori imperversavano i festeggiamenti del travolgente carnevale cagliaritano.

Nel frattempo, approfittando della pausa di riflessione e alla continua ricerca di nuovi spunti per le nostre serate, siamo stati ammessi in uno dei locali più off del panorama underground cittadino (il Pelato) dove la tradizione secolare del canto corale sardo si fonde con l'avanguardia sperimentale più spinta, dando vita a coinvolgenti jam session che vanno avanti fino a notte fonda (l'ultima volta un ex ultrà del Cagliari, allontanato dalla Curva Nord perché troppo molesto persino in un contesto del genere, per due ore di seguito ha cercato di coinvolgere tutti i presenti nel coro "a Macomer si fa la Dreher..." ).

Non solo, spinti dalla voglia di confrontarci con un pubblico diverso dal solito, qualche venerdì fa abbiamo suonato in uno dei locali più fighetti del momento, che (prendendo ancora una volta spunto dal coro improvvisato da alcuni raffinati avventori) abbiamo ribattezzato "il buco del cool", per la capacità di contenere così tanta gente "figa" in una spazio così ristretto.
Il caso ha voluto (certe volte ci capitano veramente delle botte di culo) che durante la nostra performance si celebrasse una festa di laurea; è stata la dimostrazione inconfutabile del rapido ed irreversibile livello di degrado raggiunto dal sistema universitario italiano, visto che il neo-dottore (un idiota totale sulla trentina, strafatto di cocaina ma molto trendy con il suo maglioncino a V violetto e la sciarpetta d'ordinanza al collo, apparentemente incapace di pronunciare una sola parola di senso compiuto che non fosse "SCCCIABBBOLA!") solo una decina di anni fa avrebbe avuto seri problemi a superare persino l'esame di quinta elementare.
Comunque é stato bello condividere la gioia incontenibile e chiassosa della sua simpatica comitiva di amici, ma soprattutto mandarli gentilmente a fare in culo all'ennesima richiesta di mettere reggaeton.

Purtroppo questa settimana salterà l'attesissima perfomance dell'esordiente dj Cita (il nome d'arte se l'è scelto da sola), unica (auto)candidata al nostro concorso per giovani dj donna; tuttavia di fronte alla serietà delle motivazioni addotte per giustificare il suo improvviso forfait ("purtroppo mio fratello non mi presta i cd...sapete è molto geloso delle sue cose..."), non potevamo far altro che mantenere un rispettoso silenzio carico di comprensione.

Ma niente paura perché questa settimana, oltre all'anteprima mondiale della nuova canzone in playback di Giacomino, siamo riusciti ad assicurarci la presenza dello schivo dj Frickmeister, figura di culto (in coppia con il fido Tiuver) della scena dance più alternativa e raffinata.
Non saranno esattamente austriaci come i loro omologhi Kruder e Dorfmeister, però ogni tanto "scendono" al Bar Vienna di Via della Pineta dove si respira notoriamente un'aria molto mitteleuropea.

Condividete cortesemente, invitate selvaggiamente e soprattutto partecipate copiosamente.

A giovedi

F&H

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