TOO DRUNK TO FUNK (AND TO BLOW OUT THE CANDLES)



Venerdì l'appuntamento con Too Drunk To Funk sarà anche il pretesto per festeggiare il compleanno di dj Foxi.
In occasione della solenne ricorrenza, per i pochi che non lo conoscessero, ecco un breve ed essenziale ritratto del festeggiato:

Alle soglie dei trentanove anni (gran parte dei quali spesi inutilmente a tentare di ricucire rapporti compromessi con le ex fidanzate), ma con una serie acciacchi che per numero e varietà ricordano quelli di Geremia del Gruppo TNT, dj Foxi può essere considerato uno dei personaggi più anomali della scena cagliaritana.
Alle indubbie carenze tecniche come dj (i passaggi approssimativi tra un brano e l'altro, suo vero marchio di fabbrica, sono talmente sgradevoli da essere percepiti con fastidio persino dai non udenti), Foxi supplisce con un'eclettica capacità di reinventare di continuo il proprio personaggio; il che gli permette di vestire con disinvoltura i panni dell'attore, quelli del ballerino o quelli dell'artista tout-court.
Chi tra le groupie non ha mai ricevuto in omaggio uno dei suoi inconfondibili palazzotti o non si è vista fare dono del suo famoso e ambitissimo salume (e non è una metafora) in legno?
E come non ricordare il personalissimo omaggio a Piero Manzoni e alla sua "merda d'artista", che immancabilmente lo spinge a lasciare una "firma" nei bagni pubblici più fetidi del pianeta, luoghi da cui persino le blatte stanno alla larga per paura di contrarre malattie infettive; esperienza quest'ultima che ho avuto più volte il privilegio di condividere con lui, in qualità di "controllore" di porte dalle serrature difettose o inesistenti.

Il carattere socievole ed estroverso, la fantasia dirompente, la personalità istrionica, uniti a un arrettumine di fondo, gli permettono di esprimersi a 360 gradi, sempre a bassi livelli ma con secondi fini ancora più infimi.
Grazie alla capacità di mettere a proprio agio l'interlocutrice, in sua compagnia non vi sentirete mai minacciate; almeno finché non si calerà nel personaggio del viaggiatore vero (alla Chatwin) e inizierà a parlarvi della sua esperienza in Laos, puntualmente descritta come "...l'inizio un percorso fondamentale prima di tutto dentro me stesso...", il tutto condito da citazioni approssimative di Tiziano Terzani e con una mano ben piantata sulla vostra coscia.

Ma Foxi riserva molte altre sorprese: dietro un'apparenza a prima vista trasandata e blasé, si nasconde un animo da vero dandy; come si spiegherebbe altrimenti il vezzo di soffiarsi il naso esclusivamente con fazzoletti di cotone e lino pregiati (che dopo alcuni giorni di utilizzo iniziano a vivere di vita propria) oppure gli immancabili calzini corti indossati con indolente nonchalance?

Nei fine settimana poi si trasforma in un fanatico frequentatore di qualunque sagra paesana a carattere eno-gastronomico, ancora meglio se raggiungibile dopo aver percorso almeno 150 km di agevoli strade pedemontane piene di curve a gomito.

A parte questo è la persona migliore con cui vi può capitare di condividere la console, una serata di cazzeggio, la tenda in campeggio, un concerto a Parigi, un viaggio in macchina, la fascia destra durante le partite del venerdì o qualunque altra cosa vi venga in mente.
E dopo più di quindici anni mi diverto ancora a sentirlo mettere sempre gli stessi dischi ("Sunny" dei Montefiori Cocktail in primis) con la faccia di culo di uno che ti sta proponendo una novità assoluta.

Vi aspettiamo venerdì per una serata all'insegna di "fiumi di bollicine", tipo privé del Cocò, e del pandoro avanzato da Natale.
 
F&H

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