Buttalo via un bell'impiego sicuro coi tempi che corrono...

Altro che posto fisso.

LINEA NOTTURNA
Martedi 19 Ottobre 2004
Mash Foxi Daddy dj set
jazz soul funk bossa afrobeat cinematic grooves


Dopo anni di sacrifici, serate saltuarie e precarietà da co.co.co della console finalmente un bel posto fisso per la gioia dei nostri cari. Da questo martedì e per tutti i martedì del vostro autunno/inverno (forse) Linea Notturna sarà abbastanza lieta di ospitare i nostri dj set.
So già cosa state pensando “Ecco, si sono venduti. E dire che facevano tanto gli alternativi con i loro localini off…”
La classica critica scontata e qualunquista che viene mossa a qualunque gruppo underground che decida di firmare con una major.
Forse i Litfiba sono cambiati dopo aver firmato per una major? Vogliamo ignorare che capolavori come “Toro loco (ciai quel fuoco…)” e “Elettromacumba” appartengono proprio a quest’ultima fase della loro carriera?
Comunque ad una critica così originale non potevamo che rispondere, in maniera altrettanto originale, attraverso un secco comunicato stampa del nostro portavoce ufficiale dj Foxi:
“Vorremmo rassicurare le nostre schiere di fans (?). La decisione di suonare da Linea Notturna non influirà in alcun modo sul rigore delle nostre scelte musicali. Abbiamo preteso ed ottenuto la massima libertà artistica. Il fatto di aver adottato un look alla Gabry Ponte, con tanto di meches e camicia argentata, deriva da una personale esigenza interiore e non è in alcun modo legato a logiche commerciali”.

Martedì ci sarà anche il gradito ritorno di dj Mash. Molti di voi si chiederanno “E chi cazzo è dj Mash?” Non possiamo anticiparvi molto. Diciamo che si tratta di un collega che ha avuto qualche problema di droga nel recente passato ma adesso è pulito.
E come mai dj Mash? Sarà un omaggio al capolavoro antimilitarista di Robert Altman o un tributo all’orrida linea di abbigliamento che tra la fine degli anni ‘70 e la prima metà degli anni ‘80 ha conteso alla famigerata BALL il primato del cattivo gusto, appestando le vetrine di buona parte di quegli esercizi commerciali di Via Garibaldi che, con raccapricciante neologismo, venivano qualificati “jeanserie” (per es. Coccinella, la Casa del Pantalone, Turbo etc.), con improbabili collezioni caratterizzate da colori sgargianti e tessuti rigorosamente sintetici e antitraspiranti ad alto rischio di infiammabilità?

Infine qualche parola sulla scelta del martedì.
In realtà avremmo preferito il lunedì, una cosa molto più snob alla “That’s how is it!” (la serata di Gilles Peterson al Bar Rumba di Londra ndr).
Se non altro, nell’eventualità (per non dire certezza) di un plateale insuccesso, avremmo potuto tranquillamente fare le tre di mattina lamentandoci dell’assoluta mancanza di una club culture cagliaritana…
Ma purtroppo il lunedì ci è stato negato: c’è già il torneo di pinella a coppie che richiama molta più gente di noi.
Non rimaneva che il martedì, serata di nicchia per gente di nicchia.
Su consiglio del nostro consulente di marketing Nicola Paganelli, un uomo che ha frequentato un MBA nella convinzione si trattasse di un corso di specializzazione sul basket professionistico americano, abbiamo deciso di puntare su fasce di pubblico solitamente trascurate, ignorate o addirittura snobbate dalla concorrenza.
Per esempio, per conquistarsi le simpatie della comunità gay dj Foxi ha deciso di fare outing, dichiarando apertamente la propria omoaffettività (peraltro già a conoscenza dei nostri più affezionati lettori a causa di una brutta storia di vecchie foto saltate fuori al momento sbagliato). Un gesto coraggioso e disinteressato come quello di Cecchi Paone a pochi giorni dalle elezioni europee, che, temiamo, si rivelerà altrettanto inutile.
In secondo luogo vorremmo rivalutare la figura del praticante avvocato borioso, ignorante, presenzialista, col cravattone e l’inseparabile cartella in pelle rigorosamente vuota, recentemente messa alla gogna da un polemico pezzo di costume apparso sul Giornale di Sardegna, definito da Nicola Belillo, con la consueta obiettività, “il più bell’articolo che abbia mai letto in vita mia” (l’altro era un annuncio del Baratto per l’acquisto di una Ritmo usata): riteniamo che il paralegale Alessio Alias, presenza costante (e inquietante) delle nostre performance, la incarni alla perfezione. In più è anche grasso.
Sarà anche un occasione per celebrare la sua più recente impresa ingiustamente passata sotto silenzio: venerdì scorso, dopo una notte brava a base di stravizi enogastronomici (a quelli sessuali ha dovuto rinunciare da tempo per cause di forza maggiore) degni de “La grande abbuffata” di ferreriana memoria, il nostro eroe ha stracciato il proprio record personale stabilito in occasione dello scorso capodanno, riuscendo a vomitare, senza soluzione di continuità, fino alle 20.00 del sabato successivo. Ineguagliabile.

Infine per venire incontro allo zoccolo duro del nostro pubblico formato da persone di mezza età che nascondono le proprie frustrazioni legate a problemi di calvizie incipiente e funzionalità erettile dietro scuse patetiche come “io non esco perché la musica è alta e non si riesce a parlare, a parte che nei locali circola la droga e lo sanno tutti, poi c’ho da lavorare io, mica posso fare le quattro tutti i martedì…” cercheremo di iniziare presto, in modo da non negare a nessuno un’opportunità di svago che non sia Zelig e i suoi tristissimi tormentoni impiegatizi (della serie “Franco oooh Franco…”).

Inoltrate con moderazione. Un’eccessiva diffusione del presente messaggio può causare pesanti ritorsioni da parte dei soggetti citati nei confronti dei dj. Grazie.
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