Impressioni di dicembre

Dopo il calcio in culo da Linea Notturna iniziò uno dei periodi più oscuri della nostra carriera. Foxi riuscì a raccattare una serie di ingaggi in locali improbabili.
L'agghiacciante invito non è roba nostra.

CAFETA’
Via Roma 199
Sabato 4 Dicembre
Foxi & Daddy dj Set
dancefloor jazz, 70’s funk, mod soul, sought-after disco & brasilian grooves

Dopo un breve periodo di assenza dalle scene finalmente ritornano le gemelle Lecciso della console.
La sfortunata parentesi di Linea Notturna ci ha alienato le simpatie sia della fascia alternativa e politicamente più intransigente del nostro pubblico (che ci ha bollato senza appello come venduti) sia di quella più disimpegnata e glamour, estimatrice dei giovedì estivi della Paillote ma non altrettanto dell’atmosfera confidenziale del martedì.
Il risultato è che da ricercati DJ di tendenza siamo diventati conoscenti scomodi. Siamo caduti improvvisamente in disgrazia come i Righeira. Persino Nicola Paganelli ci ha voltato le spalle.
Ci considerano i parenti "gaggi" di cui ci si vergogna ma che si è obbligati ad invitare al matrimonio controvoglia. Magari relegati in un tavolo semivuoto, immerso nella penombra, lontano dai brindisi e dai coretti, volutamente ignorati per tutta la serata in modo da non dover subire l’imbarazzo della presentazione ai suoceri.




Comunque abbiamo deciso di non vivere di ricordi ma di ricominciare da zero, con umiltà e senza voler fare i simpatici a tutti i costi, ché altrimenti si rischia di fare la fine patetica di Ciccio Graziani a "Campioni" o, peggio, di Giulio Zasso a "Come il calcio sui maccheroni".
Quindi ripartiamo in sordina dal Cafetà, nuovo locale di Via Roma 199 (proprio alla fine, dopo la stazione), già sala giochi e regno del videopoker truccato, ora riconvertitosi al karaoke infrasettimanale. Pare che in alcuni giorni della settimana si balli addirittura sui tavoli.




La clientela abituale è un eterogeneo crogiolo di culture, esperienze, tradizioni e stili di vita differenti. Grigi trasfertisti, sposati con figli che, prima di uscire, lasciano la fede sul comodino dell’anonima stanza del residence in cui alloggiano, alla ricerca di emozioni a buon mercato per una sera. Malinconici marinai ubriachi, rappresentazioni viventi di personaggi di un romanzo di Izzo, che affogano nella bottiglia la nostalgia per una terra lontana e dimenticata. Donne sui quarantacinque, con un matrimonio fallito alle spalle e gonne troppo corte, che nascondono la propria solitudine dietro un trucco pesante, risate sguaiate e il fumo di troppe Multifilter (dato che le Muratti pubblicizzate in maniera occulta da Nino Manfredi in tutti i suoi film anni 70/80 non le vendono più).
E naturalmente Daniele Tolu (pronto ad approfittarne).

Proprio il luogo ideale in cui proporre le nostre raffinate sonorità jazzy.

Aggiungete un invito sgargiante, con tanto di pesanti allusioni lesbo, approssimativi riferimenti musicali (funky 70’s brasilian?) e i nostri veri nomi stampati sopra. Mancano solo le danzatrici del ventre (che peraltro ci sono state proposte…) per celebrare il mesto epilogo di un sodalizio quinquennale e sputtanarci definitivamente.

Date le premesse non potete mancare.


Nessun commento: