Crisi d'astinenza?

...tanto che la testa cercarono di smontarcela. Letteralmente.


La Paillote (Cala Mosca)
Giovedi 9 Settembre dalle 22,30
Massidda Foxi Daddy DJ set
jazz soul funk bossa reggae etc...




Bentornati alla Paillote, l'unico locale in cui mettere musica è più pericoloso che subire un tentativo di liberazione da parte dei corpi speciali russi.
L'ultima volta ci sono stati un pò di problemi. Dj Daddy ha sfiorato una plastica facciale gratis. Massidda pure. Sono volate parole grosse: "drogati...voi e la vostra musica di merda...cambiate spacciatore...". C'era davvero bisogno di arrivare a tanto? Di ferire in questo modo la nostra sensibilità di artisti? Ma soprattutto perché dovremmo cambiare spacciatore visto che col nostro ci troviamo benissimo?
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Andrea M. e i ragazzi dello zoo di Calamosca
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Comunque nella migliore tradizione italica tutto si è concluso a tarallucci e vino.
Tra le tante, una frase su tutte merita di essere ricordata: la geniale "...dammi del tu, chiamami porco...", autentico capolavoro di sintesi surrealista.
In compenso ci sono arrivate numerose testimonianze d'affetto. In tanti si sono ritrovati d'accordo sul fatto che i giovedi della Paillote sono un pò più tristi senza i nostri dj set.
Solo per questo motivo (e per gli ingenti debiti accumulati durante vacanze estive decisamente al di sopra delle nostre possibilità) abbiamo deciso di mettere da parte l'orgoglio e tornare almeno per un giovedì dietro la console.
Ma con tutt'altro spirito.
Prima di tutto parte del nostro lauto compenso verrà devoluto a favore del dietologo di Alessio Alias. Il nostro sfortunato amico, dopo aver raggiunto i 95 kg di peso (per un metro e sessantacinque scarsi di altezza), è stato colpito da una grave forma di elefantiasi che ne ha trasformato orribilmente gli arti inferiori. In pratica dalla vita in giù sembra Sora Lella. Con i peli però.
Poi abbiamo deciso di abbandonare quel tono becero e quella leggerezza che alcuni malevoli detrattori hanno definito "figusiana" presente nei nostri precedenti inviti.
Anche perchè finalmente qualcuno ha risposto al nostro appello.
Ebbene sì. Siamo orgogliosi di presentarvi il primo vero contributo al concorso "Se lo scrivevi magari vincevi".
Un racconto breve. Il ritratto di "un'altra gioventù" che vive sulla propria pelle il disagio e la precarietà. Mica come Massidda che a quarant'anni si fa ancora le canne e poi mette Jump around. Uno spaccato di vita vissuta si traforma nell'implicita denuncia di un ambiente provinciale, gretto, piccolo borghese che si nutre di magliettine con la scritta Brasil, creme autoabbronzanti e caipiroske alla fragola. In una parola, pasoliniano.

Giovedì 29 Luglio 2004 (una storia vera)

Personaggi:

M.A.: impiegato metalmeccanico, trascorsi di curva e piazze, passato e presente da animatore rap secondo (anagraficamente s'intende) solo a Chuck D (New York, classe 1960). Magro con pancia.
G.D.: studentessa, lavoratrice atipica (contratto co.co.co miserabile con grande azienda italiana prestigiosa). Alta e fatta meglio di lui.

Lei, una quasi sconosciuta abbordata un paio di mesi prima, grazie all'uso smodato di birra jchnusa alla spina, nel locale più popolare dell'inverno scorso, gestito da pregiudicati politici anni 70 e 80.
Lui ha il suo numero. Da sempre. Da quando l'aveva accompagnata a casa all'alba a piedi e, baciandola sotto il portone, aveva fatto finta di chiudere gli occhi ma si era letto e memorizzato tutti i cognomi del citofono per poi fare una ricerca su www.paginebianche.it.
Lei gli dà corda, un po’ perché lui è simpatico e la fa ridere, un po’ perché sembra essere diverso dagli altri amici di tazza che incontra.
Hanno appuntamento.
Lui, decisamente più attempato, che, per sciorare, la porta prima a vedere Elioelestorietese per far vedere che è ancora giovanedentro e poi le propone un "C'è una festa di amici a Calamosca, ma non è la solita spiaggiata, andiamoci, sono toghi, alle loro feste ci si diverte sempre" per dimostrarle che non conosce solo tesserati di Pizza74, l'ala più radicale del movimento cagliaritano.
Per arrivare allo stabulario c'è traffico da Cagliari-Juventus, e la lavoratrice atipica guardandosi intorno inizia a sentirsi a disagio, progressivamente, sino all'ingresso nel tempio del glamour.
Circondati da improbabili a 360°, lei non la prende affatto a ridere e non capisce il perché di questa trovata di lui. Ma che ci facciamo? Perché mi ha fatto questo? Chiede di andare via e anche in fretta, e manco tutte le jchnusa ghiacciate da 66cl offerte da lui a seguire riusciranno a farle ritornare il buonumore.
Che tipo di contratto avranno avuto tutti quegli strani che con la loro presenza l'hanno tanto turbata?
Il successo vi ha cambiato. Un tempo alle vostre feste svoltavo. Anzi, arrivavo solo e andavo via accompagnato. Ora arrivo in due e dopo l'accompagno a casa salutandola con l'altra mano.

M.A. aka Dr.D.

Come sempre siete pregati di spacciare questo messaggio tra i potenziali consumatori. Grazie.

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