Applausi per Foxi (Foxi...Foxi...)

Per la serie "Le incredibili imprese di dj Foxi".

CAFFE' DEGLI SPIRITI
Giovedì 6 Luglio dalle 23,00
Foxi & Herny dj set
opening act Tiuva
jazz soul funk afro latin bossa and more


Estate. Tempi duri per i dj di tendenza. Soprattutto per Foxi sottoposto a un vero e proprio tour de force che ne ha messo a dura prova la resistenza fisica e nervosa.

"...metti qualcosa di un pò più...un pò più...tipo...capito?"

Giovedì 22 giugno
: consueta serata al Bastione. Il caldo insopportabile, scoppiato all'improvviso, spinge tutti a uscire di casa come blatte. Stasera la terrazza è affollattissima: "balli e canti sotto le stelle" (come scrivono i nostri amici del Gds...) fino a tarda notte. Foxi appare preoccupato. Sa già cosa lo aspetta. Alle quattro è a casa.

Venerdì 23 giugno: è il gran giorno della prima. Debutta il musical "Charity". Foxi, Paganelli e il loro corpo di ballo di 15 ballerine 15 sono accolti da un'ovazione all'apertura del sipario.
In realtà si tratta di applausi liberatori dopo un'interminabile pippa introduttiva sulla condizione della donna in Nepal che riduce il pubblico in uno stato di prostrazione ed esasperazione tale da essere entusiasta nel vedere i due incapaci che fingono di ballare.
Dopo lo spettacolo grigliata di mezzanotte a casa di Foxi.
Triste involuzione di Paganelli da sultano a (non metaforico) schironatore. Le fameliche danzatrici lo trattano ormai come una pezza da piedi "...e muoviti con quelle bistecche...dai che abbiamo fame!" mentre lui suda come un maiale davanti alla brace in una notte già di per sè afosa.
Foxi invece serve ai tavoli e rassetta, tra le lamentele delle ospiti inoperose "...ma insomma per dolce non c'è niente?".
Tra una cosa e l'altra si fanno le cinque.

Sabato 24 giugno: inaugurazione dei giardini di Baia Chia. Foxi & Herny guest star su invito di Sergio, padre-padrone del locale.
Si parte tardi da Cagliari, con un Foxi provato alla guida mentre i compagni di viaggio sorseggiano birra calda. Non ci sarebbe alcun motivo di sottoporsi a una simile tortura, ma oggi ci sono degli ottimi motivi per festeggiare...
A tenere alto il morale dell'equipaggio ci pensa Paganelli con delle esilaranti (almeno per gli amanti del genere...) quanto rumorose scorregge.
Verso le due ci si ritrova nella "splendida cornice" (sempre come scrivono i nostri amici del Gds) del giardino dell'hotel, impreziosito da ulivi secolari.
Un cordiale resident ci cede la console senza opporre resistenza. Presto capiremo a nostre spese il motivo.
Sto ancora pensando cosa mettere dopo il pezzo commerciale da sagra paesana in sottofondo, quando a pochi passi si leva stridula una voce resa insopportabile da un accento milanese da film di Vanzina "hey digei...ci stiamo addormentando qui...uffa....dai facci ballare..." (frase pronunciata con tutte le vocali aperte che più aperte non si può).
Dietro la voce ci sono due giovani donne vestite come le Bratz, ma molto meno sobrie (cappellino, tipo basco, di raso rosa in tinta con gli hot pants in simil-pelle e stivali bianchi alti a punta...).
"A noi ci piace l'ippopp...." fa l'altra, con tono (se possibile) ancora più fastidioso.
Hip hop. Vabbè non c'è problema. Musicalmente mi sono formato al Jazzino....Primo pezzo: "Award Tour", un classico (a New York lo ballavano tutti entusiasti...).
Dopo trenta secondi le due stronze sono già alla console "hey digei...abbiamo detto ippopp..." . Cerco di mantenere la calma e spiego "Veramente questi si chiamano A tribe called quest...sono uno dei gruppi hip hop più innovativi dei primi anni 90..." Fatica sprecata. "Chiiii...?" senti digei....questa roba (con la a molto aperta) a noi non ci piace....ci fa addormentare...uffa...". Per (loro) fortuna si allontanano.
Ma al secondo pezzo sono di nuovo lì. "dai digei...ci stai mandando in paranoia...metti musica un pò più....un pò più..." "UN PO PIU' COSA?" (maledetta troia...) "boh...dai...un pò più...un pò più..." "QUALCHE TITOLO?"
Nei loro sguardi vuoti, per una frazione di secondo, compare qualcosa che assomiglia al panico. La mia domanda inaspettata adesso costringerà i loro minuscoli cervelli devastati dalla cocaina e dai ben più deleteri programmi pomeridiani di MTV ad elaborare uno straccio di risposta.
Dopo circa un minuto di silenzio la più "sveglia" delle due biascica "...boh...roba tipo 50 Cent, la Pantera Rosa (e chi cazzo è la pantera rosa?) ...Fabri Fibra!".
Sull'ultima richiesta rinnego le mie convinzioni progressiste e penso che in certi casi sia giusto picchiare una donna.
Dopo mezz'ora sono al limite della sopportazione, quando una terza milanese agghindata come la caricatura di una battona mi fa "dai digei...questa musica mi deprime...mettine altra...non quella che stai per mettere..." "perchè la conosci?" dico mostrandole il cd che ho in mano "naaa, non credo...". "Comunque una come te non può essere depressa...è impossibile" "Grazie!" risponde lei tutta contenta senza capire che le ho appena dato della decerebrata.
Cedo il posto a Foxi che dopo pochi secondi si sente rivolgere la seguente domanda "hey digei...ce l'hai musica un pò più...un pò più...tipo Bob Sinclair?" (l'orrendo motivetto fischiettato nella pubblicità TIM con Cristian De Sica che chiosa "...e tante care cose" ).
Ma dopo le tamarre scassacazzi, il destino ha tenuto in serbo per Foxi un personaggio ancora più molesto: il competente ossessivo, l'esperto maniacale.
Infatti un tipo insistente, in italiano stentato, comincia a richiedergli pezzi assurdi di un dj elettro-minimalista olandese di cui Foxi non capisce nemmeno il nome ("...un tale Ruud Van Roipnol...mi pare") con tanto di elenco di titoli in fiammingo.
Messo all'angolo, Foxi cerca di caversala da vero italiano cialtrone qual è "...domani gioca l'Olanda. bella partita eh...?" "A me no interessa, io tedesco..." lo gela l'altro, continuando ad elencare impietoso titoli incomprensibili.
Nel frattempo Paganelli sui divanetti in vimini finge di parlare di lavoro con una tipa mentre le accarezza le cosce "hai detto che ti serve un dj commerciale per una festa al Forte? non c'è problema...allo stesso prezzo te ne faccio avere due...".
A fine serata salutiamo Sergio che proprio non vuole lasciarci andare senza averci prima pagato. "Quanto vi devo?" "Ma no dai...lascia stare...regalo di inaug..." "Ok. Grazie. Ciao."
Sulla strada di casa, mentre tutti dormono, lo stoico Foxi, ancora una volta alla guida, ha un pensiero fisso "Domani a pranzo devo essere assolutamente a Costa Rei per conoscere la cugina (di terzo grado) di Panny. E' venuta appositamente da Torino. Non posso mancare. I genitori poi ci tengono tantissimo...non devo deluderli" .
Dopo aver riaccompagnato tutti, torna a casa alle sei di mattina.

Domenica 25 giugno: Ore 21,30. La famiglia Panny al completo (cugina di terzo grado compresa) è seduta a tavola per cena. Ed è già al secondo.
Mamma Panny (gelida) "E' arrivato il Signor Volponi..."
Foxi (facendo il simpatico) "Buonasera a tutti...e buon appetito....tanto piacere...Davide Volponi..." (tende inutilmente la mano alla cugina di Torino che non ricambia)
Babbo Panny (incazzato nero) "La aspettavamo per pranzo..."
Mamma Panny (piena di astio) "Forse è un pò fredda..." (e sbatte sul tavolo una bistecca rinsecchita con tutto il grasso raffermo) "...se adesso mi vuole scusare...avrei delle faccende da sbrigare in cucina...con permesso!"
Panny (a voce bassa, digrignando i denti, mentre trattiene a stento le lacrime) "Pezzo di merda...questa giuro che me la paghi".
Foxi (finto disinvolto) "Ehm...avete visto l'Olanda oggi? Bella partita eh...?"

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