Non scatta la libidine

Una generazione che lentamente perde i propri punti di riferimento.

APRICOT CAFFE'
Via Stretta, Castello (dietro il Libarium)
Venerdi 2 Novembre
rigorosamente dalle 22.00 alle 2.00
Foxi & Herny dj set
jazz soul funk afro brazilian latin and more


Ditelo chiaramente. Se diamo fastidio siamo pronti a farci da parte, ma non abbiamo nessuna intenzione di subire un processo dalla piazza, anzi dalla piazzetta del Libarium.
Venerdì scorso, con il locale pieno di gente, abbiamo ricevuto una visita a sorpresa della Municipale che ha decretato la fine della serata.
Come se non bastasse apriamo un blog e il Governo Prodi cosa fa? Cerca di far passare una legge illiberale che di fatto ci imbavaglia. Sarà un caso?

A conclusione di una settimana horribilis è arrivata la ferale notizia dell'improvvisa scomparsa di uno dei nostri riferimenti culturali. Altro che Recherche di Proust (ma chi l'ha mai letta...) e Scritti Corsari di Pasolini (quello faceva tanto il moralista poi però la notte...vero? comodo così...).
Qui stiamo parlando di capolavori come Yuppies, Vacanze di Natale (il primo), Sapore di mare fino all'inguardabile Vita Smeralda.
All'età di 73 anni si è spento l'immenso Guido Nicheli, il cumenda dei film di Vanzina.


Da oggi non scatterà più la libidine. Basta "taaaak", "esatto!!!", "l’idea mi esalta", "teeesta", "uè animali..", "La vera libidine è qui...sole, whisky e sei in pole position!", "La festa è piena di maiale allo stato brado", "...scusate ma devo dare il benvenuto nella splendida cornice" etc.
A meno che Cristian De Sica, con la sua smisurata faccia di culo, non inizi di punto in bianco a ripetere gli stessi tormentoni come se fossero suoi in qualche pubblicità di telefonini. D'altronde non sarebbe la prima volta. Lo ha già fatto col padre e con Alberto Sordi.
Guido Nicheli, uomo di estrema coerenza, sulla scena rappresentava esattamente ciò che era nella vita senza sentire il bisogno di mostrarsi diverso da quello stereotipo. Un pò come Paganelli che parla di figa anche ai funerali.
Fino all'estate scorsa lo si poteva incontrare alle Palmette, sempre fedele al suo personaggio, con i capelli biondo platino e l'inseparabile pareo a fiori.
Tuttavia dietro l'apparente superficialità, la figura dell'industrialotto milanese arricchitosi grazie alla "fabricheta", ignorante e un pò razzista ha anticipato con lungimiranza la volgarità e l'ostentazione che avrebbero preso piede nei decenni successivi.
Come non leggere nella memorabile "Uè amore...Via della Spiga - Hotel Cristallo di Cortina: 2 ore, 54 minuti e 27 secondi. Alboreto is nothing " (Vacanze di Natale, 1983) un triste presagio delle bravate cafone di Giulio Zasso al volante della sua Alfetta, che nell'estate 2005 millantava tempi da Formula Uno nel percorso Unione Sarda-Geremeas (cfr. invito "Lavori o studi?" in http://foxiherny.blogspot.com/).
Inconsolabile il dolore di Daniele Tolu (vedi foto) che al fianco di Nicheli aveva lavorato nella fortunata serie "I Ragazzi della terza C" nella parte del pluriripetente Chicco.

1 commento:

Alfredo ha detto...

Il personaggio del cumenda non era affatto ignorante, né il suo interprete, e l'attore dei ragazzi della terza c si chiama Fabio Ferrari (figlio di paolo) e non "tolu"