Riflusso

Questa serata ci costò il posto di resident al CdS.

CAFFE' DEGLI SPIRITI
Venerdì 16 marzo dalle 23,00
FOXI HERNY & MASH dj set
jazz soul funk afro bossa latin etc.


Viviamo in un Paese che non riesce a fare i conti con il proprio passato una volta per tutte. Inquietanti personaggi riappaiono all'improvviso dalle pagine più oscure di un libro che speravamo ormai chiuso per sempre.

Le Brigate Rosse che si riorganizzano per colpire al cuore lo Stato e le istituzioni democratiche? No, molto peggio.

Senza il minimo rispetto per le famiglie delle numerose vittime della sua musica, Sandro Murru, uno dei peggiori dj che le piste piste da ballo isolane ricordino, è stato riesumato da Gianna & Anna per il loro (non proprio fortunatissimo) free-drink "Mischia Furibonda" al quale ho avuto l'immenso privilegio di non partecipare.

Con un minimo di buon senso in più avrei potuto evitare anche la "splendida cornice del prestigioso Golf Club", dove sabato scorso si è celebrato il rito trito e ritrito dell'ennesima festa-rapina organizzata dalla premiata ditta Podda e C.

Se non avete mai sperimentato una sensazione di deja vu, il consiglio è quello di partecipare a due dei loro free-drink a caso. Ormai ho maturato la convinzione che in realtà si tratti sempre dello stessa festa che continua anche dopo che me ne sono andato; con la gente che rimane lì a festeggiare (non si sa bene cosa) durante le tre o quattro settimane che intercorrono tra un evento ufficiale e l'altro.
O forse, come in un racconto visonario alla Philip K. Dick, Podda è una mente superiore che controlla le nostre esistenze trasmettendo intorno a noi le immagini in 3D della solita festa di merda, per convincerci che tutto sommato vendere legno o fare il commercialista non è poi così male.

Al Golf Club di Assemini il tempo sembra essersi fermato. Tutto si ripete uguale ed immutabile.

Stesso buffet scadente da pranzo domenicale in rosticceria.
Stesse scorze di ananas abbandonate sui tavoli.
Stesso rhum nicaraguense di infima qualità (dicono che Noriega lo usasse, con successo, per torturare i guerriglieri sandinisti).
Stesso tavolo prenotato con largo anticipo da Zasso, sistemato strategicamente in uno dei punti più infelici della sala a parte, forse, il cesso.
Stessi tarri che bivaccavano tranquillamente al tavolo di Zasso, ignorando apertamente il cartellino "RISERVATO ZASSO".
L'unico sussulto d'orgoglio lo ha manifestato la Signora Tolu che, esasperata da un bifolco stravaccato sulla sua sedia, a un certo punto ha azzardato un "mi scusi...veramente sarebbe riservato...". Nonostante il piglio deciso della nostra amica, il giovane arrogante non è sembrato molto turbato "...non credo proprio...c'ero prima io...e comunque non mi alzo...problemi?"
Probabilmente se Zasso e Tolu fossero stati lì non sarebbe stato così sicuro di sè. Ma purtroppo Zasso e Tolu non c'erano. In quel momento erano impegnatissimi in pista a mimare con le braccia le lettere della sempre coinvolgente Y.M.C.A.
Stessa musica. Nella stessa sequenza letale. Oltre alla già citata YMCA, il terrificante medley di successi dei Gipsy Kings, la trascinante marcetta "Life is life" degli Opus, la sigla di Happy Days (sunday, monday happy days...tuesday, wensday happy days...) e infine Disco Samba con tanto di trenino catartico.
Stessa gente. Anzi no, la gente era peggio del solito. Ai finti VIP cagliaritani (che ormai si tengono alla larga dalle feste di Podda) si sono sostituiti i "vorrei tanto essere un finto VIP cagliaritano". Gente la cui massima aspirazione è quella di essere ricattata da Fabrizio Corona o che darebbe un rene pur di essere protagonista di "un'esterna" da Maria De Filippi.
Ma perchè il PM Woodcock non indaga anche sui free-drink di Podda? Venticinque euro per una cagata del genere...se non è estorsione questa...

Contagiati da questo clima di revival, stasera abbiamo deciso di riproporci nella formazione di uno dei periodi di maggior successo commerciale della nostra breve carriera di dj: quello degli indimenticabili giovedì alla Paillotte.
A quei tempi abbiano avuto il raro privilegio di dividere la console con uno dei nostri idoli giovanili, ma soprattuto quello di essere quasi massacrati insieme a lui da uno dei buttafuori più brutali, violenti e pericolosi della storia dei locali notturni cagliaritani.
Questa settimana al Caffè degli Spiriti il grande ritorno di Andrea Massidda (a.k.a. Mash) e della sua invidiatissima collezione di vinili.
Se non volete correre il rischio di perdere la sua performance cercate di arrivare presto. Purtroppo verso mezzanotte e mezzo Andrea se ne deve andare altrimenti rischia di perdere l'ultima corsa del C rosso.
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