Shoplifters of the world

Per fortuna c'è ancora qualcuno che crede nel nostro progetto e ci dà fiducia.

APRICOT CAFFE'
Via Stretta, Castello (dietro il Libarium)
Venerdi 28 Settembre
Foxi e Herny dj set

Da questo venerdì, ogni venerdì, saremo all'Apricot sfidando il rigor mortis cagliaritano provocato dal brusco calo delle temperature minime appena sotto i venti gradi.

Avendo perso in un colpo solo metà del nostro affezionato pubblico (Paganelli), abbiamo cercato un locale in grado di ospitare comodamente l'altro 50% (Tolu).
Con Alessio dietro il banco e noi due alle console praticamente facciamo il pienone.

Questa volta le nostre serate iniziano sottovoce, con il dj set che a noi piace fare, mentre una settimana sta per finire e un week end è appena cominciato... Affiatati come Marzullo e (la brava e bella) Giovanna Bizzarri, per l'ottavo anno consecutivo riproporremo il tormentone "Sunny" dei Montefiori Cocktail (praticamente la versione musicale dell'insulsa domanda "ma la vita è sempre più bella di un bel film?")
Ormai siamo talmente di nicchia che non facciamo mettere nemmeno la segnalazione sui quotidiani. Tanto poi ci infilano in quella pagina cafona tra una serata a tema "musica pop anni '80 contro commerciale anni '90" (bella lotta, uno scontro fra titani... ) e un'altra che promette "musica da ascolto (perché ne esiste un tipo che si inietta?) e chiacchere sotto le stelle" (yuhuuuuu!!! che seratona...); per non parlare dei maliziosi cupido party, dell'effervescente animazione a cura dell'immancabile Tony di turno (o di qualcun altro il cui nome finisce regolarmente in Y) e tutte le altre simpatiche iniziative che ti fanno venire voglia di barricarti in casa a guardare "Elisir", sperando nella visita di qualche banda di spietati rapinatori rumeni che movimenti un pò la serata.

Come al solito suoneremo un pò di musica che ci siamo portati dietro dai nostri ultimi viaggi.
Foxi vi tramortirà col suo elettrofolk armeno e con le introvabili compilation di beat thailandese (regalate da me, mentre lui non mi ha portato un cazzo...).
Herny vi darà il colpo di grazia con le ricercate selezioni scovate nei più fetidi negozi di dischi usati della East Coast. Per un asociale come lui rovistare in solitudine tra quegli scaffali polverosi è un vero privilegio, secondo solo a quello di essere stato il primo testimone della vera vita di Paganelli a New York.

Nessuno sa di preciso a che ora si svegli Nicola. Di sicuro non si manifesta mai prima delle tre di pomeriggio, ora in cui, puntuale e preciso come sempre, si reca al quotidiano colloquio di lavoro.
Per prima cosa si premura di comunicare all'intervistatore di turno di essere sprovvisto di qualunque permesso lavorativo, sottolineando le gravissime conseguenze legali a cui andrebbe incontro il potenziale datore di lavoro se, per puro caso, decidesse di assumerlo.
Scongiurato brillantemente il rischio di trovarsi un'occupazione, spossato, si concede finalmente una meritata pennichella pomeridiana.
Sembra però che questa inattività forzata stimoli in lui la produzione di ulteriore testosterone, di cui il Nostro, come ai lettori più attenti della nostra rubrica non sarà sicuramente sfuggito (e come qualche sfortunata lettrice avrà sicuramente sperimentato a sue spese), non è certo sprovvisto.
Il che torna utile al momento del ritorno a casa della fidanzata, dopo quattordici ore di ufficio. Alla prima timida lamentela di lei "Ma come Nicola...sono le sette di sera e sei ancora in pigiam..." lui le salta al collo come una belva feroce, e molla la presa solo qualche ora più tardi, quando ormai è completamente sazio.
Ultimamente la malcapitata rientra a casa sempre più tardi, pur di rimandare il supplizio al quale è sottoposta quotidianamente. Dopo l'orario d'ufficio è stata vista in fila alle poste per pagare bollette di sconosciuti, dal parrucchiere a sperimentare improbabili acconciature afro, al supermercato indecisa per ore su quale fosse il miglior cibo per cani da comprare. E non hanno nemmeno un cane.
Ma poi arriva sempre il momento di rientrare a casa.

Certo, il rischio che tutto diventi routine in questi casi è sempre in agguato. Ma Nicola è pieno di risorse. Nei lunghi pomeriggi inoperosi ha trasformato il loro piccolo appartamento nel suo personale palcoscenico in cui mettere in scena le lascive fantasie frutto di una mente perversa degna del marchese De Sade.

Eccolo allora interpretare la parte dell'imbianchino italiano che corre in soccorso della giovane broker newyorkese alla prese con una parete da dipingere.
La poveretta, in abiti succinti e fazzoletto in testa (per dare un tocco di spontaneità alla situazione), è costretta a recitare questa squallida pantomima in cima ad una scala (evidente citazione di "Malizia" di Salvatore Samperi), rigorosamente in italiano (pare che il satiro in questo modo si ecciti persino di più) "prego Signor Nicola...tu aiuta me...io non riesce a dipingere grande parete tutta sola...".
A questo punto entra in scena il mandrillo con indosso nient'altro che un'inquietante salopette "Non si preoccupi signorina Brooke...per dipingere una parete grande ci vuole un grande pennello...e guarda caso ne ho proprio uno qui a disposizione...vado a mostrarglielo..."

Per ulteriori dettagli sulla vera vita di Paganelli a New York dovrete aspettare il nostro prossimo viaggio. Questione di settimane.

A proposito, da venerdì prossimo a farci compagnia ci sarà anche dj Nachos che si alternerà con uno di noi alla console.

Infine, profondamente colpiti dalla toccante vicenda umana del povero pensionato costretto dalle condizioni di estrema indigenza a rubare un pacco di pasta, che tanto risalto ha avuto sulla stampa locale e nazionale, abbiamo deciso di devolvere metà del nostro compenso a questo novello Umberto D.
L'altra metà andrà come sempre a favore delle vittime delle sconosciute che la mattina dopo ti scrivono sullo specchio del bagno col rossetto "BENVENUTO NEL MONDO DELL'AIDS".
Purtroppo per fermare l'estinzione dei coccodrilli bianchi delle fogne di New York non siamo in grado di fare nulla. Mica possiamo salvare il mondo da soli.
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