Lavori o studi? (le grandi interviste di Giulio Zasso)

Mentre in città prendeva piede la nefasta moda dei free-drink, i martedì del Bastione erano ancora uno spazio di civiltà e democrazia musicale. Avevamo persino deciso di offrire una vetrina ad una serie di "giovani" talenti inespressi. Che tali sono rimasti.

CAFFE' DEGLI SPIRITI (Terrazza del Bastione)
martedì 19 luglio
Foxi & Daddy dj set
jazz.soul.funk.bossa.latin.afrobeat.modern sounds

Grazie all'assenza della maggior parte dei destinatari di questa mailing list l'appuntamento del martedì si sta trasformando in un vero successo di nicchia, con F&D sempre più immedesimati nella parte dei dj elitari e incompresi.
Tutta un'altra musica rispetto ai cafonissimi (e frequentatissimi) free drink nazional popolari con ricco buffet a base di insalata di riso riciclata e birra Hell calda.
Sebbene all'insegna dell'understatement, la scorsa serata ha regalato alcuni momenti importanti: dopo tanti anni Alias e Paganelli hanno finalmente potuto riabbracciare il loro vecchio maestro che credevano morto (in effetti ci sono andati vicino...). "Se oggi siamo quello che siamo (cioè un ciccione idiota e un pericoloso pervertito...) lo dobbiamo soprattutto a lui..." è stato il commento di un Paganelli visibilmente commosso.
Intanto dj Foxi, forse un pò arrugginito ma comunque di nuovo in corsa dopo tanti anni di convivenza, cercava di far ubriacare le compagne di danza minorenni offrendo angelo azzuro in cui aveva provveduto a sciogliere extasy di bassa qualità per poter approfittare più facilmente delle giovani prede.
Il vero protagonista della serata è stato ancora una volta Giulio "cervello d'ostrica" Zasso, l'uomo che dopo aver letto l'invito della settimana scorsa ed essersi rallegrato del fatto che Paganelli avesse finalmente trovato una brava ragazza ("è vera la foto?") ha girato tutti i negozi di giocattoli di Cagliari alla disperata ricerca del pupazzo Maurilio, protestando vivacemente con i negozianti colpevoli, a suo avviso, di non averlo ancora ordinato.
Ma è nella veste di carismatico affabulatore che l'acuto giornalista ha dato il meglio di sè: prima ha ascoltato con finto interesse il resoconto di un concerto torinese di Aphex Twin senza avere la più pallida idea di chi fosse; poi con l'espressione ebete di Alberto Sordi nella parte del vigile Otello Celletti ("...quest'uomo mi spaventa - diceva De Sica - riconosco nel suo sguardo la fissità tipica dell'ottuso") ha atterrito l'interlocutrice biascicando un "...e Vasco ti piace?", ottenendo in risposta uno sguardo carico di pietà e disprezzo.
Non pago, si è subito esibito in una serie di domande idiote tipo "Sei asturiana?" (chiesto a una di Selargius...) e di luoghi comuni come non se ne sentono più neanche facendo la fila alle poste.
Per esempio alla notizia che "l'asturiana" risiedeva a Torino il suo brillante commento è stato "bella Torino...la città dell'occulto, del mistero...ma anche dei gianduiotti, della Fiat e soprattutto della Juventus, la vecchia signora...". Ha solo dimenticato di dire la cazzata dei piemontesi falsi e cortesi. Il resto c'era tutto.
Infine dopo essersi lanciato nell'elogio della villetta in affitto (uno dei suoi argomenti preferiti) motivando le sue affermazioni in maniera inoppugnabile e originale ("sempre meglio così che comprarla perché poi ti senti obbligato ad andarci...") e nel mortifero elenco dettagliato dei tempi di percorrenza per raggiungerla ("con la mia nuova allfetta, in condizioni di traffico normale, ci metto un quarto d'ora dalla rotonda della Bussola al cartello di Torre delle stelle, hai presente quel cartello sulla destra prima del bivio..."), il tutto inframezzato da aneddoti inutili in cui la cosa più interessante era la latitanza del congiuntivo ("ti ricordi quella volta che dovevo entrare ma poi non ero entrato...se entravo mi divertivo..."), ha concluso la serata con una serie di digressioni meteorologiche agghiaccianti nella loro banalità ("certo che si è messo proprio un bel freschetto eh?"). Quel che si dice un'amabile conversatore.

Da queta settimana parte il nostro grande concorso estivo "Dai! Diventa anche tu dj con Foxi e Daddy. Perchè no? Su! " (il titolo lo ha studiato una nostra amica giornalista...): mandaci la tua playlist e (se sarà di nostro gradimento) avrai finalmente l'occasione di esibirti per mezz'ora proponendo "i pezzi che hanno fatto da colonna sonora alla tua vita" (direbbe Zasso). Hanno già aderito all'iniziativa dj Zombi (da Sassari), dj Nakes (il dj che mette dischi a caso basandosi sugli accostamenti cromatici delle copertine), dj Giorgio Rock (attesissimo con le sue selezioni country e western, sempre che non cada in coma etilico alla prima birra o la moglie non lo trascini via per un orecchio prima delle dieci e mezza...). Ospiti internazionali sono in arrivo per metà agosto.
Natuaralmente la prestazione avverrà a titolo gratuito, essendo semplicemente una scusa dei resident per lavorare ancora meno del solito.
Non sono ammesse al concorso vecchie glorie patetiche tipo Ivan Altea, che vive ancora nel ricordo delle orrende serate del Pinus (estate 1988), caratterizzate da una scaletta di dubbio gusto e già datata all'epoca. Purtrotroppo la terrificante sequenza di brani si è tramandata gattopardescamente immutata fino ai giorni nostri, quando Altea si esibisce saltuarimente nei free drink di cui sopra, ballando come un sufi invasato sulle note di "Sciolgo le trecce ai cavalli ..." e ripetendo dentro di sè come un mantra buddista "Ho la pista in pugno io, ho la pista in pugno io...".
Inoltra subdolamente il presente messaggio tra aspiranti dj in cerca di un'occasione per farsi notare, che in realtà verranno usati e buttati nel cesso come i protagonisti di una qualunque trasmissione di Maria De Filippi. Grazie.



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