Notti magiche

Estate 2006. Serate post-mondiali.


CAFFE' DEGLI SPIRITI
Giovedì 22 Giugno dalle 23,00
Foxi & Herny dj set feat. Mario P
jazz soul funk afro latin bossa and more

Pubblicizzare le nostre serate è diventato sempre più difficile da quando sono in mano a personaggi che meriterebbero di essere coinvolti nell'inchiesta del tribunale di Potenza.

Per esempio Nicola Paganelli. L'ultima volta, con arroganza craxiana, si è presentato col solito codazzo di ballerine al seguito (e c'era anche qualche nano...).
Se intercettassero il suo cellulare, Salvatore Sottile farebbe la figura del romantico gentiluomo d'altri tempi, persino un pò timido e impacciato.
Vista l'aria che tira, prendiamo le distanze in anticipo da quello che potrebbe emergere da eventuali inchieste sulla gestione dei provini per il nostro concorso per dj donne..
La circostanza più inquietante è che tutte le aspiranti star della console nel frattempo sono misteriosamente scomparse nel nulla.
Per non parlare del fatto che qualche venerdì fa in pochi metri quadri di terrazza del Bastione, siamo riusciti a individuare una decina di malcapitate che hanno dovuto subire le turpi attenzioni di questo pericoloso pervertito.

Dj Foxi invece, pur millantando in continuazione raffinati gusti musicali ("...io metto solo colonne sonore beat anni '60...Piero Piccioni? no troppo commerciale..."), si distingue per un'avidità e una mancanza di scrupoli pari a quella del principe Vittorio Emanuele di Savoia.
La settimana scorsa, questo squallido marchettaro, è riuscito a suonare nell'ordine:
alla finale di un torneo di calcetto (genere: commerciale finto alternativo, roba tipo Fatboy Slim...) affiancato dal vocalist Railfield , un patetico quarantenne disposto a scendere a qualunque compromesso pur di conquistare il suo quarto d'ora di celebrità (altro che la fidanzata di Briatore...)
al Caffè degli Spiriti (genere: chill out fuori moda - in pratica ha messo una sputtanatissima compilation di Kruder & Dorfmeister di qualche anno fa, facendo finta di mixare...)
all'ennesimo estenuante free drink di serie c (genere: vale tutto...roba tipo Tiziano Ferro...i Gemelli Diversi...)
Prossimo imperdibile appuntamento, il matrimonio di una sconosciuta che per andare sul sicuro ha già fornito una lista tassativa dei pezzi da suonare, tra cui:
Dancing Queen degli Abba (bè certo...volutamente kitsch...sdrammatizza...)
Born to be alive di Patrick Hernandez (...vabbé al matrimonio un pò di disco ani '70 ci vuole...)
Night fever dei Bee Gees (un classico...mettiamo anche questa però...)
Knock on wood di Amy Stewart (...cerchiamo di non esagerare...)
Daddy Cool dei Boney M (no...e che cazzo...questa proprio no...fa veramente schifo...manca solo...)
YMCA dei Village People (...ecco lo sapevo...no mi rifiuto...piuttosto metto Disco Samba...)

La lista (rigorosamente vera) continua con brani più attuali ma altrettanto tamarri (tipo Shakira) ed altri meno scontati ma comunque orrendi (per esempio Maggie di Rod Stewart, un anonimo lentone che probabilmente assume un significato particolare per gli sposi, avendo fatto da colonna sonora ai loro primi petting consumati sui sedili in una vecchia Uno dotata di gracchiante autoradio estraibile col mangiacassette...)

Per chi ancora non li conoscesse, ecco alcune foto recenti (attenzione, si tratta di immagini abbastanza forti...) di questa inquietante coppia di personaggi:

Da sinistra di spalle (riconoscibile dalla calvizie incipiente) Foxi indossa uno sportivissimo pigiama spezzato: blusa dal collo slabbrato e tristissima fantasia retrò con giocatori di golf e scritte abbinata a pantaloni grigiolini col cavallo bassissimo.
Paganelli preferisce un flanellone aderente da paziente di ospedale psichiatrico con elegante fantasia cachemere da abbinare a ciabatte lise in simil-pelle.

A tenere alto il livello della scorsa serata ci ha pensato Ninni che con le sue selezioni è riuscito non far rimpiangere la defezione di Giorgio Rock (tanto non l'avrebbe rimpianta nessuno in ogni caso...)

Quanto a Herny, l'unico a puntare sui contenuti più che sul look (a parte le improponibili magliette giovanilistiche), è stato protagonista di un commovente incontro con alcuni vecchi fan dei tempi del Jazzabuglio (in realtà pensava stessero parlando del Jazzino e per circa dieci minuti ha negato di averci mai suonato facendo la figura del vecchio rincoglionito....).
A fine serata ha incassato i complimenti di alcuni avventori inglesi ubriachi fradici che hanno tributato il loro apprezzamento per la performance con una vomitata collettiva all'esterno del locale.
Questa settimana il ritorno di Mario P, esperto collezionista di funk e house ma soprattutto un gran bel pezzo di ragazzo.

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