Beachparty (erano meglio i falò in spiaggia dove si cantava in coro "...quella sua maglietta fina...")

Invito catartico.

CAFFE' DEGLI SPIRITI (Terrazza del Bastione)
martedì 30 agosto
Foxi & Daddy dj set
opening act dj Railfield
jazz.soul.funk.bossa.latin.afrobeat.modern sounds

La settimana scorsa non è successo praticamente nulla.
Il resoconto di questa settimana si riferisce all'unico evento mondano cui mi sia capitato di partecipare quest'estate (festa in spiaggia a Chia del 13 agosto scorso).
Praticamente l'apice delle mie vacanze. Vi lascio immaginare che belle vacanze.
Fatti, circostanze e nomi non sono di fantasia.
La risposta all'accusa di non andare oltre l'arrettumine di Paganelli nei nostri inviti.
Invece, volendo, si può scendere anche più in basso.

che ci faccio io qui?

Era chiaro che sarebbe andata così. Era già successo. Perché questa volta avrebbe dovuto essere diverso?
Eppure ho accettato. Prima di tutto per vanità. Poi perchè ogni volta mi illudo che accada un miracolo. Che la gente si accorga della differenza tra Molella e James Brown. Che un gruppo di modelle discinte balli a piedi nudi sulla sabbia fino all'alba sulle note di Roy Ayers. Ma non succede mai. Non è successo nemmeno questa volta.
Quando Sergio mi ha detto "Venerdì facciamo una festa in spiaggia. Ci sono altri dj...ti va di fare mezz'ora?" non ho avuto troppe esistazioni. Era comunque un ottima scusa per andarci evitando tragedie familiari. "Fede devo andare capisci...devo mettere musica..." come se le sorti del divertimento della costa sud-occidentale dipendessero da me. Naturalmente ho omesso volontariamente alcuni particolari secondari, come la durata della mia session.
E' venerdi mattina. Le cose si metteno subito male. E' dj Sean. Da quando Giulio è in montagna facciamo coppia fissa. "Sai...ho cambiato idea...non vengo...Silvia è sola con la bambina...scusa...non posso proprio". Pezzo di merda. Lo fa apposta per farmi sentire in colpa. Anch'io ho una famiglia. Fede poi sta lavorando e avrebbe davvero bisogno di una mano con Nicola. Decido di dormirci su un paio d'ore. Mi sveglio e i sensi di colpa sono spariti. Meglio che mi metta subito in macchina prima che ritornino. Non si sa mai.
Arrivo in mezz'ora. Faccio un tuffo. Una doccia. Ci prepariamo per la cena. Una decina di persone, tutta gente simpatica. Le cose si mettono bene. Sono ottimista per la serata.
Ma quando ormai siamo al caffè arriva lui. Il dj estivo. Quello che per un inverno intero ha aspettato questo momento, masterizzando rabbiosamente CD di musica orrida scaricata illegalmente dalla rete. Quarant'anni portati malissimo e un abbigliamento "purchè-sia-firmato-mi-metto-qualunque-cosa-anche-a-costo-di-sembrare-ridicolo".
Monica con crudele mancanza di sensibiltà e con quella cattiveria ingenua e spontanea tipica dei bambini di sei anni lo ribattezza immediatamente dj Anziano.
"Tu cosa hai portato?" mi chiede con la falsa cortesia di chi non ha alcuna intenzione di concederti spazio. "Funk, musica brasiliana, un pò di hip hop..." rispondo. "Naaaa...- fa lui- "arembì" e "ausettina": è questo quello che funziona alle feste..." E improvvisamente non sono più tanto ottimista...
Arrivo in spiaggia che la festa è già iniziata da un pò.
Lui è stato di parola. E' alla console concentratissimo che mette il suo "arembì" inutile e monotono.
Entro a poggiare la valigetta. Non mi degna di uno sguardo. "Mettila pure lì in fondo..." mi fa, agitando la mano come se stessi trasportando un carico di merda. E già inizia a starmi pesamentemente sui coglioni.
Ma sono a una festa. Sono qui per divertirmi. Quindi cerco di divertirmi. Bevo molto. Parlo poco. Non ballo per niente. D'altronde sarebbe impossibile. Dall'arembì è passato all'ausettina.
Verso le due lo squallore della musica è interrotto da un grido disperato. "TE GUSTA ESTA FIESTA! UAN...CIU'...TRI'...ESTA' LOCA, ESTA' LOCA...." Dovrebbe essere spagnolo ma l'accento non è esattamente mediterraneo. La voce è acuta e strozzata, tipo lamento di delfino infiocinato, e gli incitamenti sistematicamente fuori tempo rispetto alla musica. Una cosa francamente straziante.
Con Ninni (siamo già al sesto Bacardi "Freezer") ci avviciniamo incuriositi. Al microfono riconosco la ragazza polacca del dopo cena di mercoledi. E' praticamente in trance "Evribadi camon ....UAAHHHH....fil de miusic...UAHHHHH...gheddaun" Roba da far accapponare la pelle. Mi domando se quando ha lasciato il suo paese, piena di progetti e di speranze, era questo il futuro che sognava.
Ma è un'altra scena ad attirare la nostra attenzione. Dj Anziano ha iniziato una sottile guerra psicologica con il resident, un onestissimo artigiano del divertimento veterano di feste private e free drink. Ho capito che ha gusti musicali migliori della musica che mette da quando anni fa a Sa Illetta mi aveva stupito con una versione di "Light my fire" cantata da Shirley Bassey. Era stato sommerso da grida e fischi di disapprovazione cessati solo alle prime note di "Ice ice baby" di Vanilla Ice, improbabile rapper canadese durato (per fortuna) una sola canzone. Un episodio isolato ma molto significativo con cui si è guadagnato la mia incondizionata simpatia.
Dj Anziano gli sta addosso come un avvoltoio "Cambia musica...vedi che la gente non balla...non balla proprio nessuno...nooo perchè hai messo questa adesso...". Lo vuole portare all'esasperazione. Il resident è noto per essere un pezzo di pane ma dopo un pò è veramente incazzato. Stanno per picchiarsi. Tifo spudoratamente per lui.
Intanto Ninni, convinto dai troppi Bacardi "Freezer" che dj Anziano sia milanese, inizia a gridargli in faccia da non più di mezzo metro "OH SCIMPRU!". E smette solo al decimo tentativo quando felice come un bambino esulta "VISTO? SI E' GIRATO! SI E' GIRATO!". Ninni certe volte esagera.
Ma dj Anziano non fa una piega. Dopo aver logorato la pazienza del resident, che abbandona la festa con largo anticipo, rinizia a spadroneggiare alla console. La musica, se è possibile, è anche peggio di prima. Non avrei mai pensato di arrivare al punto di rimpiangere dj Ivana. Riconosco a fatica i De La Soul massacrati da un cafonissimo remix techno. Poi il buio.
Sono le quattro ma c'è ancora gente. Decido di dare un senso alla mia presenza lì. "Senti adesso farei mezz'ora io...". "D'accordo alla prossima vai tu...". La "prossima" dura altri quattro pezzi ma alla fine a malincuore mi cede la postazione. L'ultimo suo brano è talmente brutto che non so cosa attaccarci, ma in qualche modo inizio. Alle mie spalle sento sempre il suo fiato sul collo.
Come un animale è in grado di avvertire in anticipo i terremoti, anch'io sento che sta per succedere qualcosa di terribile. Infatti al mio terzo pezzo afferra il microfono e abbassa la musica di colpo "DAI VI VOGLIO CAZZUTI!!! SIETE CAZZUTI?" Nessuna risposta. Ma lui non demorde "PIU' CAZZUTI!!!" E poi verso di me "Ogni tanto questi interventi ci vogliono...no?" Cerco lo scontro "Veramente non li ho mai mai amati molto. Anzi li trovo decisamente volgari..." Ma tanto nemmeno mi ascolta. "GRANDI! ADESSO SI CHE SIETE CAZZUTI". Inizio a rimpiangere la vocalist polacca. L'alcool mi rende aggressivo. Avrei voglia di picchiarlo a sangue. Quando giocavo a basket ho aggredito fisicamente arbitri e avversari per molto meno.
Mi distrae una con l'aria strafatta "Oh dj...me la metti "Rum e cocaina?" "No" rispondo secco. Ma vorrei aggiungere "...brutta puttana drogata quello che stai ascoltando è "I believe in miracles" delle Jackson Sisters, uno dei 10 migliori pezzi da ballare di tutti i tempi, e tu mi chiedi "Rum e cocaina" che non so nemmeno che cazzo sia?" Ma mi limito a dire no. E lei se ne va senza insistere.
Intanto dj Anziano ha iniziato un tagliafuori duro e sistematico che nemmeno Spadone quando da ragazzino mi allenavo con la prima squadra della Russo. A malapena riesco a raggiungere i piatti...
Gli si avvicina un ceffo "E' il compleanno della mia ragazza Gisella. Leli fai gli auguri al microfono?".
Con aria complice si rivolge a me "Senti cosa ti sparo adesso eh..." Il sudore mi si gela lungo la schiena. "AUGURI A GISELLA! E' IL SUO COMPLEANNO E PER FESTEGGIARE...(pausa studiata per creare attesa)...LA DA' A TUTTI!!!".
Ho un conato di vomito e so che la colpa non è di quello che ho bevuto.
Il ceffo si riavvicina. "Adesso lo ammazza" penso soddisfatto. Invece no. "Ascolta è anche il compleanno di Tatiana, una mia amica, leli fai gli auguri anche a lei?" "AUGURI A TATIANA! ANCHE LEI PER FESTEGGIARE .... (solita pausa anche se ormai l'effetto sorpresa è andato) ...LA DA' A TUTTI!" "Sei un grande!" gli dice il tarro. E capisco che è ormai è la fine. Non lo ferma più nessuno.
Divento paranoico. Inizio a pensare che alla festa potrebbe esserci qualche mio cliente (circostanza altamente improbabile). Magari crede che quello al microfono sia io. E a settembre mi toglie l'incarico. Io fossi in lui lo farei.
Recupero i CD. Chiudo la valigetta. Punto dritto verso il bar. Sergio sta offrendo tequila. Conquisto un bicchiere e la mando giù tutta d'un fiato. La mia cazzata finale. Trenta secondi dopo ho già mal di testa. Mi fa male tutto. Anche le palpebre.
Cerco un posto per pisciare. Mi arrampico a fatica fin dietro una duna. Scendo barcollando e arrivo giù che son quasi le cinque. Non trovo più nessuno. Mi prendo la valigetta e vado via senza salutarlo. Nemmeno lui si prende il disturbo. Penso che lanciandogli la valigetta con forza sulla nuca potrei anche ucciderlo.
Perso nel parcheggio mentre cerco di ricordarmi dove ho lasciato la macchina, riesco ancora a sentire qualcosa in lontananza " EHI E' ANCHE IL COMPLEANNO DI BONARIA E SAPETE UNA COSA? PER FESTEGIARE BONARIA...."


Il nostro dj esordiente di questa settimana è Railfield, un giovane quarantenne la cui umiltà dovrebbe servire d'esempio a quei cialtroni improvvisati (leggi dj Grave) che hanno rischiato di minare la credibilità del nostro concorso "Dai! Anche tu DJ con F&D. Perché no? Su!". Da quando ha saputo di doversi esibire, Railfield prepara meticolosamente la scaletta della serata e studia teoria e tecnica del mixaggio a tempo su dispense appositamente redatte da dj Ivana.

Inoltra l'invito a quanti sono interessati ad assistere dal vivo alla resa dei conti tra Paganelli e chi, approfittando dell'assenza, ha osato violare il suo harem di sedicenni. Grazie.


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