XXXXXL

Alla fine non ce l'ho fatta più e ho smesso di comprarlo. Ogni tanto lo leggo dal dentista.


CAFFE' DEGLI SPIRITI
Venerdì 2 Febbraio dalle 23,00
FOXI & HERNY dj set feat. MARIO P.
jazz soul funk afro bossa latin etc.

Stamattina ho comprato XL. Il mensile giovane di Repubblica. Lo compro sempre. Così sono costantemente aggiornato. Posso sapere in anteprima quali dischi non ascoltare. Quali film non andare a vedere. Quali libri non leggere. Sicuramente tutti quelli che nelle recensioni di XL ottengono il punteggio massimo: XXXXXL. Infatti XL è un mensile talmente giovane che per dare i voti non usano le solite stellette ma le X. Poi quando una cosa fa davvero cagare ci aggiungono la L.
Tra l'altro le recensioni (positive o negative non importa) sono tutte scritte malissimo. Con l'utilissimo consiglio finale "Ti piace? (non so...magari prima dovrei sentirlo) Allora ascolta anche: i Prodigy e Renato Zero (?)". Siccome godo a farmi del male le leggo tutte, dalla prima all'ultima.

Poi ci sono un paio di rubriche davvero imperdibili, per esempio "Dillo alla luna!" (ma avrebbe tranquillamente potuto intitolarsi "Signora mia...") ovvero i pretenziosi anatemi finto-anticonformisti di Vasco Rossi; una vera sagra del qualunquismo d'accatto, roba tipo: "i politici guadagnano milioni senza fare niente...e in TV è tutto un bla bla bla...la gente è stufa...e intanto i poveri "giovani" vanno in galera per uno spinello...e noi lì ad aspettare Godot (???)". Ma che cazzo c'entra Godot? Ma cosa stai dicendo?
Purtroppo dal prossimo numero il Blasco dovrà interrompere la rubrica perché, cito testualmente, "...voglio far esplodere qualche stadio e sentir battere forte i cuori.". Vasco Rossi mi è sempre stato sulle palle. Istintivamente. Adesso finalmente ho un valido motivo. Le stratosferiche cazzate che scrive.

Ma la mia rubrica preferita è senz'altro "Su e giù". E' tipo quella del Giornale di Sardegna, ma meno surreale. Qui ci sono anche le valide motivazioni. Motivazioni molto "giovani". Giù la politica perché non coglie le istanze di noi "giovani", giù le modelle anoressiche perché sono anoressiche, giù il Sanremo "giurassico" che non lascia spazio ai "giovani"...su i veri amici perchè ti sono sempre accanto nel momento del bisogno, su "Imagine" di John Lennon perchè è un inno pacifista più che mai attuale in questo momento...e via banalizzando.

Interessantissimo l'immancabile articolo sulla "scena" hip hop italiana. Con alcune considerazioni essenziali di Fabri Fibra: "... l'odio fra i gruppi migliora il livello della "scena "...io in questo momento all'interno della "scena" rappresento l'icona da sconsacrare...per far crescere la "scena" spingo anche gente che non mi rispetta...comunque bisogna essere un minimo realisti per vedere chi fa davvero del bene e chi del male alla "scena". Parole sante.
Questo mese un certo Inoki (anche lui personaggio di punta della "scena") ci tiene a puntualizzare che "ho la terza media ma ho firmato con una major" (probabilmente con una croce). E comunque sappi che Zasso ha fatto lo stesso con l'Unione molto prima di te.

Ma c'è una cosa che mi ha fatto veramente incazzare. All'interno di una gigantesca marchetta dal titolo XL Stile, per pubblicizzare quattro costosissimi stracci di Cavalli che trasformerebbero qualunque anonima quindicenne in una specie di prostituta da bordello messicano, si sono serviti di uno dei miei film preferiti "Vampyros Lesbos" definendolo "visonario film spagnolo del '70 diventato un supercult". Nei panni di Soledad Miranda, indimenticabile vampira votata all'amore saffico, una giovane smandrappata che risponde al nome di Valeria Bilello, nientepopodimeno che conduttrice del programma "Community" su All music (guarda caso la rete musicale del gruppo editoriale L'Espresso/Repubblica...). Insomma una piccola marchetta dentro una grande marchetta. Hanno inventato la marchetta matrioska. Ma soprattutto (e da qui tutto il mio astio...) hanno "copiato" spudoratamente il nostro invito di questa settimana. Quasi quasi li denuncio.

Adesso vado a vedere "Sardi di fine stagione" con Giuliano Murgia su Sardegna 1. Così mi incazzo e la prossima volta ci scrivo un invito.




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