Professioni emergenti

E poi dicono che in Sardegna è difficile trovare lavoro.
EMERSON CAFE'
(chiosco bianco quarta fermata)
Giovedì 26 Luglio dalle 21.00
HERNY & NACHOS DJ SET
jazz soul funk afro bossa latin etc.

Strepitoso successo di critica per Foxi & Herny alla festa-happening di sabato scorso a Soleminis. Un pò meno di pubblico. Anche perché verso le quattro di mattina, ora di inizio della performance del duo, gran parte del pubblico aveva già levato le tende da un pezzo. Rimanevano comunque alcuni personaggi di spicco, tra cui una quarantacinquenne visibilmente ubriaca che galvanizzava Herny "...sei il miglior dj della serata..dico sul serio...sei un grande!". Dopo aver detto la stessa cosa anche ad alcuni invitati che per puro caso stazionavano nei pressi della console. E appena un attimo prima di perdere i sensi a causa della quantità industriale di sostanze alcoliche e chimiche assunte nel corso della serata.
Momenti di gloria anche per Foxi, perseguitato da un fan accanito che, mentre biascicava qualcosa - con forte accento sassarese - sulla possibilità di organizzare fantomatiche serate nei locali più esclusivi del nord Sardegna, cercava contemporaneamente di scretchare su un vinile di Barry White con un giradischi spento, sputando regolarmente in faccia a Volponi ogni volta che provava a pronunciare, senza peraltro riuscirci, una dentale o una labiale.
Ma i recenti trionfi non possono nascondere il senso di malinconia che ci attanaglia già da qualche giorno.

Il conto alla rovescia è iniziato. Il momento dei saluti si avvicina. La domanda è una sola: se la caverà Nicola Paganelli in quella metropoli tentacolare di New York?
Abbiate fiducia. Questa Nicola volta ha avuto una vera e propria illuminazione: esportare un modello cagliaritano finalmente vincente. Sarà l'art director dell'Epistrophy Cafè. Praticamente una versione più glamour del vecchio organizzatore da discoteca che dispensava omaggi uomo truffa con scadenza mezzanotte per serate che non iniziavano mai prima dell'una.


Visto che ormai anche i chioschi e i "caddozzoni" del Poetto hanno un loro direttore artistico, perché non cercare di imporre questa stravagante moda cagliaritana nella Grande Mela?
Il meccanismo è semplice. Si individua un locale che va già bene per conto suo e senza fare assolutamente nulla di rilevante ci si prende tutto il merito. Un lavoro impegnativo come portare a pisciare ai giardinetti un cane morto. Ma più inutile.
Tanto se poi va male è comunque colpa della gente gretta e provinciale di questa città che non è in grado di apprezzare le intuizioni all'avanguardia dell'art director. A quel punto di solito si minaccia un trasferimento a Milano, dove si millantano amicizie improbabili negli ambienti giusti (in realtà il conoscente più introdotto è un cugino di terzo grado, magazziniere all'Esselunga di Corsico), guardandosi bene dal muovere un solo passo da Cagliari.
Certo fare l'art director non è da tutti. In primo luogo è necessaria una buona dose carisma. Bisogna essere degli affascinanti affabulatori. Un Italiano approssimativo aiuta, specie se accompagnato dall'uso disinvolto di inquietanti neologismi come "groovoso" o espressioni altrettanto irritanti tipo "fare il botto", "spakkare di brutto", "avere il mood giusto", etc. Poi, come quache tempo fa ci fece notare un nostro amico, acuto ossevatore della (triste) realtà che ci circonda, basta limitarsi a combinarle a caso all'infinito. Come in un'addizione lunghissima si può modificare a piacere l'ordine degli addendi e il risultato non cambia: si parla per ore senza dire assolutamente un cazzo. Esempio: "Il remix electro di Cristina Aguilera spakka di brutto...ne hai idea? ti caghi!" oppure "Ti caghi il remix electro di Cristina Aguilera? Spakka di brutto! Ne hai idea?" e così via...
Ma soprattutto un art director che si rispetti deve avere di tanto in tanto un'idea geniale: "ti voglio regalare questa suggestione...per la notte di San Lorenzo, proiezione di film di stragi italiane (film di stragi italiane???) con immagini di stelle cadenti che sfumano nell'esplosione degli attentati...ne hai un'idea?". Come no... "Tesoro guarda i corpi straziati di Borsellino e della sua scorta...presto... esprimi un desiderio!"
Certo, il locale va gestito con fermezza, senza guardare in faccia nessuno, anche a costo di farsi dei nemici, tipo Al Pacino/Carlito Brigante in Carlito's Way. Se però non si ha il phisique du role più che un ex gangster del Queens si rischia di sembrare un teppistello di periferia, o peggio una copia sbiadita di Alvaro Vitali in "Giggi er bullo".
Anche l'abbigliamento è importante. Bisogna essere fashion ma senza ostentare, accostando accessori firmati in un sottile gioco di rimandi. Tipo cappellino da baseball di Gucci abbinato a sneakers di Gucci. Un abbinamento talmente cafone che nemmeno Mike Tyson si veste più così.
Fondamentale infine avere il proprio spazio su myspace.com con un sacco di amici che ti lasciano messaggi intelligenti e stimolanti tipo "thanks for the add" o semplicemente "ne hai un'idea?...ti caghi!".
E Paganelli, noto esperto di marketing, non poteva farsi sfuggire le potenzialità commerciali di una simile figura nella società contemporanea.
Ci sembra quasi di vederlo aggirarsi tra i tavoli dell'Epistrophy, apparentemente indaffaratissimo (in realtà senza un cazzo da fare) mentre riprende severo Luca e Giorgia: "Giorgy, amore...cosa sono queste candele sui tavoli? fammele sparire right now ok?...fanno molto trattoria italiana di Lilli e il Vagabondo...sono davvero cheappettone!...sostituiscimele subito con questi lumini al neon a forma di piccolo pene...it's so ironic, darling! Luca questi antipasti non sono abbastanza minimal...basta bruschetta che fa tanto grigliata cafona a casa di Foxi... voglio sapori nuovi che rimandino a suggestioni della nouvelle vague tedesca e del bauhaus francese...insomma futurismo mitteleuropeo, se capisci cosa intendo (perchè io non ne ho idea)...fidati di me che ho studiato per questo alla Scuola Radio Elettra di Torino...".
Ma soprattutto "Cosaaa? Foxi & Herny tornano a New York e vorrebbero mettere musica qui...mi dispiace ma non se ne parla. C'è già la mia serata trash "Italians...good people" avec (un pò di francese ogni tanto fa più fine) dj guests C-max dei Subsonica, Samuel dei Subsonica, Daniel dei Subsonica e Jimi Hendrix dei Sikitikis...cosa? Jimi non suona coi Sikitikis? è morto? NO...QUANDO?!...e comunque quei due non sono in linea con la programmazione del locale...uno padre di famiglia, l'altro mezzo pelato...quel Foxi poi è da dieci anni che continua a mettere Sunny dei Montefiori Cocktail...ha rotto i cogl...scusa cellulare...pronto?...si?...MITICO FOXI!!! come stai grande?...guarda qui ti aspettiamo tutti a braccia aperte...mi casa es tu casa...oh mi raccomando...non dimenticarti i Montefiori Cocktail...Sunny certo...spakka sempre di brutto...non è che per caso hai la versione electro? No eh...? Peccato..."

E pensare che in quest'orgia di creatività, l'unica cosa che viene in mente a me e a Nachos è mettere un pò di musica che ci piace in un posto che ci piace in riva al mare. Siccome siamo abbastanza out inizieremo pure presto, subito dopo il tramonto. Ci sarà persino qualcosa da mangiare (gratis credo)...una specie di aperitivo. Chi vorrà potrà addirittura cenare (che volgarità!). Una bistecca non la si nega a nessuno. E chissà che non si rimedi pure una percentuale sui coperti, tipo guida turistica corrotta, per la squallida marchetta che abbiamo appena scritto.

Si ringrazia sentitamente Ciccio De Virgilis per la consulenza sul gergo giovanilista. Diciamo pure che la parte centrale è un plagio spudorato di una sua vecchia mail, utilizzato senza alcuna autorizzazione da parte dell'autore. Che venga a chiederci i diritti.

Nessun commento: